L’arte riparte: 5 mostre dopo il Covid

L’arte riparte: non si è mai fermata ma con le gallerie e i musei chiusi, rischiavamo di perderci molte iniziative. Per fortuna, tra aperture straordinarie nelle strade e mostre posticipate, ecco 5 mostre da vedere … o che avreste voluto visitare. 

Raffaello.1520-1483

Roma: Scuderie del Quirinale
In corso: dal 2 giugno al 30 agosto, posticipata a causa del Covid 

Doveva essere l’evento artistico dell’anno ma anche se un po’ penalizzato dal Covid, rimane una mostra irrinunciabile. L’ingresso è contingentato e necessita di prenotazione, mentre la visita è vincolata con 5 minuti per sala. Il ritmo incalzante di una campanella segna il passo tra una sala e l’altra perdendo un po’ il piacere di osservare per lungo tempo le opere.
Questo non impedisce di apprezzare l’allestimento arioso e ben pensato con un percorso a ritroso: dalla morte dell’artista, di cui cade il cinquecentenario quest’anno, ai primi anni. Un’escamotage forse non così necessario, che nasconde il tentativo di distinguersi dal panorama espositivo. 

Una sfida difficile 

Non facile il proposito di mostrare e celebrare il genio di Raffaello, artista complesso e mutevole, nelle sue sfaccettature di pittore, architetto, antiquario e ottimo disegnatore. Così facendo emerge un’immagine di un Raffaello pittore su tela nella grandezza degli anni romani, mentre si perdono un po’ i primi anni della formazione a Perugia, Città di Castello e Siena, nonché l’influenza dei maestri. Si fanno ovviamente i conti con l’impossibilità di mostrare alcune opere, rendendo la narrazione un po’ frammentaria, ma nel complesso il visitatore è ben guidato attraverso la mostra anche grazie alle didascalie. 

I quadri, che provengono prevalentemente dagli Uffizi e da Roma ma anche da Londra, Parigi, Madrid, Washington, Monaco di Baviera, sono affiancati a schizzi e disegni preparatori che colgono la ricerca ed evoluzione di Raffaello.

L’esposizione inizia con la morte prematura di Raffaello, seguita dalla sua sepoltura e tomba. Segue la stanza con la lettera a Leone X insieme a Baldassarre Castiglione, manifesto della moderna concezione di conservazione e tutela artistica. Nella sala dialogano i tre protagonisti della lettera: Raffaello, l’amico Baldassarre e il destinatario Leone X. 
Ci sono poi le sale in cui emerge il paragone con gli antichi, le commissioni di Leone X  in cui vediamo gli aiuti, il lavoro di architetto tra disegni e studi.
Tra le ultime sale vediamo l’ideale femminile con la Velata, la Fornarina, il Ritratto maschile.  
Concludono la mostra gli anni fiorentini con Il sogno del cavaliere e l’autoritratto di Raffaello degli Uffizi, volto della mostra.

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La collezione di stampe di Tullio Gregory

Roma: Istituto Centrale per la Grafica 
In corso: dal 13 luglio al 19 agosto 2020

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Mostra gratuita articolata tra tre sale, aperta all’appassionato di grafica o al passante curioso. 
La mostra presenta una parte della collezione, raccolta dallo storico della filosofia Tullio Gregory nel corso della sua vita, e spazia tra nomi francesi e italiani del XIX e XX secolo. Oltre a Picasso e Braque, troviamo le opere con dedica dell’amico Carlo Lorenzetti e le oniriche riflessioni tra uomo e macchina di Roca Rey. 

Donata dalle figlie dello studioso all’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, è un piccolo gioiello in cui la personalità del professore, le sue amicizie con gli artisti e il suo amore per la carta stampata, creano qualcosa di unico che l’osservatore riesce a cogliere grazie all’esposizione. 

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Piranesi e Basilico tra Venezia e Roma 

Venezia: Galleria di Palazzo Cini
In corso: posticipata a causa del Covid 
Orari: Ven / Sab / Dom 12 – 20 | Ultimo ingresso 19.15

Durante il Covid la mostra era stata allestita all’aperto per dare la possibilità al passante di poter respirare per poco, anche se dietro alla mascherina, l’arte. Il curatore Luca Massimo Barbero aveva affermato 

«In un momento storico in cui i luoghi dell’arte sono fisicamente ancora inaccessibili, le incisioni di Piranesi e le foto di un maestro contemporaneo come Basilico si danno allo sguardo di chi cammina e si ferma per un attimo. L’arte, anche in questo caso, è un viaggiare senza spostarsi, e travalica le barriere dei musei per incontrare e ispirare le persone anche in questo momento. E i muri labirintici della città diventano un atlante per questo possibile viaggio.»

Con la possibilità di ritornare alla sede originale dell’esposizione, riapre a Palazzo Cini la mostra che intreccia le incisioni di Giovan Battista Piranesi e le fotografie di Gabriele Basilico. 
Il progetto è ispirato alle celebrazioni per i 300 anni dalla nascita di Piranesi con 25 stampe originali, tratte dal corpus di opere delle collezioni grafiche della Fondazione Cini, e 26 vedute di Roma del fotografo milanese, di cui 12 mai esposte prima.

Un dialogo in cui i protagonisti sono gli scorci romani colti da due sguardi diversi e complementari: da un lato le angolazioni maestose e a tratti interpretate dall’incisore e dall’altro lato lo sguardo documentario del fotografo. Due sguardi che restituiscono un’immagine grandiosa di Roma: la grande città meta del Grand Tour, contro una realtà oggi sempre più complessa che conserva nelle tracce del passato il suo fascino maggiore.  
Da una parte la volontà di perpetuare il ricordo delle antichità e rovine romane in una minuta descrizione a stampa, dall’altra parte ll desiderio di testimoniare un preciso momento e al contempo i mutamenti di uno stesso spazio attraverso la fotografia. 
La mostra permette ai turisti e agli abitanti di guardare con occhi nuovi scorci famigliari, in un intreccio tra invenzione e ragione. 

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Le acqueforti di Rembrandt 

Piacenza: Galleria Biffi Arte 
Terminata: Dal 23.05 al 31.07.2020

Frutto dell’unione delle opere provenienti da quattro collezioni private, a cura di Arialdo Ceribelli, la mostra permette di crearsi un’ idea sull’intero operato dell’artista mostrando tutti i suoi temi principali: autoritratti, scene sacre e soggetti quotidiani.  

Con Rembrandt si comprendono appieno le possibilità espressive grafiche di acquaforte e puntasecca in un equilibrato utilizzo di luci e ombre frutto di una eccelsa abilità tecnica, affiancata a una ricerca espressiva chiara e incisiva. Mostra gratuita adatta a tutti permette di far conoscere la grafica, attraverso opere di ottima qualità, a un vasto pubblico. 
Proprio in questo senso la mostra offriva, con l’iniziativa Rembrandt “da vicino”, un tour guidato gratuito su prenotazione tutti i sabati e domeniche.

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Camminando per le sale è stato possibile visitare anche l’esposizione La città, l’uomo, l’anima e il tempo di Marcello Silvestre. Un dialogo tra arte e letteratura che vuole raccontare attraverso le opere le Città invisibili di Calvino nel rapporto indissolubile tra uomo e città. 

 

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I disegni di Enzo Cucchi

Roma: Galleria Aleandri Arte Moderna, a cura di Mario Finazzi
Terminata: fino al 31 luglio

Che voi amiate alla follia Enzo Cucchi o che siate solo spinti da curiosità, la mostra offriva un’ottima selezione dei disegni dell’artista. Galleria piccola ma ben allestita, titolo affascinante e misterioso: Il Re Mago, i Predicatori e gli Strimpelli Sabatali dice già molto della mostra.

Composta da una trentina di disegni a matita, sovrapposti con collage ad altri frammenti realizzati a penna dal nome Strimpelli Sabatali, affiancati a grandi carte eseguite appositamente per la mostra, chiamate Predicatori; e infine il Re Mago: una scultura in bronzo dal gusto arcaico.
Svincolato da una tradizione figurativa standard, il disegno diventa un’opera di forze interne in cui i pesi, colori e il segno diventano i protagonisti. Indagare il segno è forse la chiave di lettura per leggere questa mostra tesa tra poli figurativi che non vogliono essere nulla di più di se stessi, in un continuo tentativo di creazione di un nucleo coerente. 

Abituati a grandi estri espositivi, ci si trovava invece tra piccoli disegni attaccati al muro, privi di cornice, con l’obbiettivo di istaurare un rapporto diretto e meno enfatico con l’osservatore. I disegni vengono così ripensati dall’autore in un contesto spaziale nella loro libertà. Una mostra che presenta una ricerca continua. 

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